La 25ª ora
"La
25° ora" è
un film drammatico di Spike Lee che racconta le ultime ore di libertà
di Monty, uno spacciatore beccato dalla polizia.
Lee è
considerato uno dei maggiori registi afroamericani ed è famoso
perché tratta nelle sue pellicole temi di attualità. Ha vinto nel
corso della sua carriera ben 3 premi Oscar.
Il film in questione è
tratto dall' omonimo romanzo di Benioff, a cui il regista aggiunge
lo sfondo storico della desolazione causata in America dalla caduta
delle Torri Gemelle. La pellicola è la prima opera dove viene
rappresentata la sede della strage. Infatti il film è uscito nel
2002 ad appena un anno dal drammatico evento.
In questo film c'è
poca azione; al contrario sono presenti molti dialoghi. In questo
modo ricorda le tragedie greche. E come in quel caso sono presenti
molti scontri verbali tra i vari personaggi. Tra i principali
ricordiamo il padre e la fidanzata di Monty e i suoi due migliori
amici, Jacob e Frank.
È un film malinconico ma allo stesso tempo
raffinato ed elegante. Per niente movimentato, è molto
introspettivo.
Edward Norton interpreta il protagonista ed è
molto intenso soprattutto nel suo sguardo e nella sua
gestualità.
Viene raffigurato come un colpevole, allo stesso
tempo molto fragile e molto forte. Ha perso presto la madre ed ha
dovuto convivere con il peso della figura paterna che si rivela molto
inadeguata e bisognosa del suo aiuto.
Monty, nel celebre monologo
davanti a uno specchio, si scaglia contro l'America e coloro che
l'abitano, attaccando il "sogno americano" e l'ipocrisia
della Chiesa pedofila.
La fidanzata Naturelle è sospettata di
averlo tradito dai suoi amici, Jacob e Frank.
Jacob è un
professore impacciato e innamorato peccaminosamente di una sua
studentessa.
Frank è un agente di borsa, irlandese come il
protagonista, cinico, privo di scrupoli e molto ambizioso ma con
sentimenti di amicizia molto profondi.
Il film è impreziosito da
un finale onirico e struggente, che ti lacera l'anima e ti riempie
di amarezza.
Nonostante il protagonista sia colpevole, non puoi
che stare dalla sua parte.
Nonostante tutti i suoi pregi, il film
non vinse nessun premio Oscar e venne presentato solo al festival di
Berlino.