Visita al Museo delle Illusioni di Roma

10.11.2023

Lucechiara scrive:


alixantos scrive: Il Museo delle Illusioni si presenta con un'estetica accattivante, perfetta per scattare foto da postare sui social, ma in realtà si è rivelato abbastanza sterile per coloro interessati non solo a divertirsi con gli amici ma anche ad approfondire un minimo l'argomento "illusioni ottiche" da un punto di vista scientifico, come me. Per esempio, sarebbe stato interessante sapere cosa succede nel nostro cervello quando veniamo posti di fronte a figure ed immagini che giocano con le nostre percezioni; purtroppo tutto questo materiale potenziale, che avrebbe permesso al museo di educare i suoi visitatori e non solo di intrattenere, è rimasto, per l'appunto, in potenza.

Ma ora veniamo a ciò che è esposto all'interno della struttura. Alle pareti sono appesi diversi quadri ritraenti illusioni ottiche molto classiche, come mandala e pattern geometrici, facilmente recuperabili da Internet grazie ad una breve ricerca (hanno praticamente stampato in formato extra large le prime immagini che si trovano su Google appena viene scritto "illusioni ottiche" sulla barra di ricerca - un lavoro che, con l'aiuto di una cartoleria o di una copisteria, avrei potuto facilmente portare a termine anche io). Gran parte del museo è occupato da stanze ed installazioni che utilizzano specchi, giochi di forme e schermi luminosi per creare illusioni ottiche tutto sommato coinvolgenti, e alcune di esse richiedono obbligatoriamente l'uso di fotocamere per poter essere apprezzate a pieno; purtroppo anche queste attrazioni sono poco originali, già viste e riviste nei pochi musei incentrati sulle illusioni che ho visitato nel corso della mia breve vita.

Per fortuna non è tutto da buttare. Le attrazioni che mi hanno colpito di più sono il Vortex Tunnel, che ha messo fortemente alla prova il mio senso dell'equilibrio, e l'Infinity Room, che con i suoi infiniti specchi mi ha riempito di disagio e stupore; ma la cosa più bella è stata cercare di risolvere i puzzle rompicapo messi a disposizione del pubblico nell'area shop del museo - avrei potuto passare lì ore a combinare e ricombinare i pezzi alla ricerca della soluzione.

Il mio giudizio complessivo è molto tiepido: un museo sicuramente "instagrammabile", ma alla fine dei conti c'è troppo fumo e molto poco arrosto. Di certo non vale il prezzo del biglietto. Voto: 5/10.